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Partecipazione e cittadinanza

L’ultima riforma scolastica, entrata in vigore nel settembre del 2010, ha promosso “Costituzione e Cittadinanza” a materia d’obbligo nel curricolo delle scuole di ogni grado. Quello dell’essere cittadini, tuttavia, è un tema estremamente vasto e sarebbe riduttivo relegarlo a un’ora di lezione settimanale; l’esercizio della cittadinanza è infatti connaturato a tutti i momenti della vita, scolastica e non, di un bambino o di un ragazzo e dovrebbe perciò diventare un riferimento ricorrente in tutte le attività, dentro e fuori dall’aula.

Essere cittadini significa interessarsi alla res publica, rispettare ciò che appartiene alla collettività, contribuire all’ampliamento del “capitale sociale”, diffondere una cultura di legalità e senso civico, esercitare una spinta propulsiva e una partecipazione personale, diretta e concreta.

L’esercizio della cittadinanza è in primo luogo un fattore di responsabilità individuale, ma trova valore se si articola in un contesto sociale e collettivo.
Come ogni abilità e competenza, anche la cittadinanza è frutto di un processo di apprendimento che parte dai primi anni di vita del bambino e che si fonda sulla costruzione della conoscenza e sull’imparare facendo, per maturare consapevolezze, costruire buone pratiche e diventare a pieno titolo protagonisti del proprio essere cittadini.

In quest’ottica, la Cooperativa Reggiana Educatori gestisce diverse iniziative di partecipazione e cittadinanza, come il “consiglio civico dei ragazzi e delle ragazze ” o i numerosi percorsi che sono parte del progetto “Partecipare la città”, promosso da Officina Educativa – Partecipazione Giovanile e Benessere: “giovani protagonisti“, “youngERcard“, “portale giovani“, “alternanza scuola lavoro” e “laboratori di cittadinanza e legalità“.