Alcuni educatori della Cooperativa Reggiana Educatori sono formati nei linguaggi e nelle tecniche teatrali; in particolare, hanno seguito le formazioni di Esther Pestre e Christian Veritè, insegnanti dell’Atelier Théatre d’Aujourd’huì (ATAic) di Parigi, associazione che dal 1964 sviluppa metodi pedagogici, spettacoli e diversi progetti rivolti a circoli di quartiere, circoli aziendali e comuni della periferia parigina, attivando anche progetti destinati alla popolazione in situazione di disagio.
La proposta della Cooperativa Reggiana Educatori è nata, nella sua prima edizione del 2012, come progetto di partecipazione, in collaborazione con la biblioteca S. Pellegrino-Gerra, ed ha preso poi vita propria; consiste in un laboratorio teatrale, che coinvolge giovani e adulti che vivono o lavorano nel quartiere, per formare un gruppo che sviluppi un tema di interesse comune o aderente ai bisogni del territorio e lo elabori in un laboratorio teatrale.
Il metodo si basa sull’improvvisazione strutturata, che parte dall’osservazione della realtà, analizza gli argomenti e le situazioni e, attraverso il lavoro di gruppo, costruisce scene da rappresentare. Si può optare tra la scelta di un testo esistente (romanzo o testo teatrale), che contenga i temi e gli argomenti che si intendono affrontare, o la creazione di un testo realizzato attraverso il lavoro di gruppo e la scrittura creativa. La realizzazione della performance finale verrà composta in scene ideate durante il laboratorio.
Questo metodo di lavoro è stato applicato in percorsi realizzati nei quartieri di Reggio Emilia (“Progetto Teatro nei Quartieri – convivenze in città”) e in laboratori scolastici al mattino in collaborazione con l’Istituto “Da Vinci-Einstein“, oltre che in sede di atelier pomeridiano in co-progettazione con l’Istituto “Don Borghi“.
Diverse sono le finalità che caratterizzano il progetto:
coinvolgere partecipanti appartenenti a contesti differenti e formare un gruppo;
promuovere la riflessione su temi sociali vicini al vissuto delle persone e aumentare il senso di appartenenza;
contribuire a socializzare le esperienze.
Il laboratorio si svolge nel periodo ottobre – febbraio, con incontri di 2 ore a cadenza settimanale, in orario preserale o serale, ed è rivolto a un gruppo di circa 15 partecipanti.
A conclusione dell’esperienza verrà realizzata una performance aperta al pubblico.